In agricoltura
Il settore dell’allevamento
L’allevamento è un altro settore importante dell’economia umana. Anche in questo caso i carnivori potrebbero giocare un ruolo determinante, diminuendo la presenza di erbivori che possano competere per le risorse con gli animali da allevamento. In Australia, nel New South Wales, anche se solo secondo un modello teorico costruito dagli scienziati, i dingo (Canis lupus dingo) ridurrebbero la densità del canguro rosso (Macropus rufus), permettendo al bestiame di avere meno competitori ed aumentando così i profitti degli allevatori.
Ma esistono dei vantaggi (ancora più) diretti sulla vita dell’uomo?
Anche spazzini come iene e avvoltoi portano dei benefici alle popolazioni umane, consumando e rimuovendo carcasse di animali e rifiuti organici prodotti dall’uomo. Questo diminuisce le probabilità della diffusione di malattie ed infezioni.
Si stima che lo sciacallo in Europa rimuova più di 13.000 tonnellate di rifiuti organici nelle aree urbane, permettendo un risparmio in termini di costi di gestione, ma allo stesso tempo evitando la contaminazione di acque e diminuendo i rischi per la salute pubblica.
Il controllo sulle malattie infettive
È stato inoltre scientificamente provato che predatori e spazzini riducano la densità di ospiti e vettori di zoonosi (malattie infettive che gli animali possono trasmettere agli esseri umani) pericolose per l’uomo, sia dal punto di vista della salute, che da quello economico. Grazie a loro il rischio di trasmissione tra animali e verso gli esseri umani è ridotto.
Predatori generalisti come le volpi contribuiscono al controllo delle popolazioni di topi (Peromyscus spp.), mentre i girini di alcune specie di anfibi si cibano di uova di zanzare dengue (Aedes aegypti), riducendo il rischio di trasmissione della febbre dengue* agli umani.
Incidenti stradali
Vantaggi diretti sono collegati anche alla presenza del puma (Puma concolor) in Nord America. Nelle zone in cui i grandi carnivori hanno subito un declino e gli erbivori un conseguente aumento della popolazione, le collisioni erbivori-veicoli portano ogni anno alla morte di migliaia di persone e al ferimento di decine di migliaia. Si può anche parlare dei costi che questi incidenti generano: assicurativi, danni alle cose, alle persone e perdite economiche.
Si stima che la ricolonizzazione del Nord America da parte del puma nel corso di 30 anni possa portare ad una diminuzione del 22% del numero di incidenti tra veicoli ed erbivori di grosse dimensioni come il cervo, salvando circa 155 vite umane.
Dove la ricolonizzazione sta già avvenendo, i dati empirici mostrano come il puma stia già portando dei benefici (incidenti tra veicoli e cervi hanno subito una diminuzione del 9% in otto anni). Considerando che tra Stati Uniti e Canada dal 1890 al 2008 sono stati confermati 153 attacchi da parte del puma verso l’uomo, con 21 uccisioni in più di 110 anni, mentre la loro presenza salverebbe 155 persone in soli 30 anni, la percezione di questo carnivoro potrebbe e dovrebbe cambiare radicalmente.
La convivenza uomo-animale
Mi ha fatto molto piacere leggere tra i tanti anche un esempio sull’Italia, in cui gli autori hanno voluto sottolineare l’importanza di azioni locali come l’incoraggiamento di alcuni comuni italiani all’acquisto di bat box (cassette che possono fungere da rifugio per i pipistrelli) da parte di cittadini privati. Tuttavia quello che manca è uno studio approfondito sull’impatto che i pipistrelli hanno sulle popolazioni di zanzare e sul contenimento di alcune malattie che questi insetti possono trasmettere all’uomo. Tale affermazione, fatta dagli autori stessi, mi porta a voler sottolineare l’importanza della ricerca in questi ambiti.
Forse l’adattamento dei grandi predatori e degli spazzini ad un ambiente sempre più modificato dall’uomo non è altro che un riequilibrio degli ecosistemi, ma quello che è certo è che i lati positivi della loro presenza iniziano ad apparire chiari e numerosi.
Qui potete trovare un articolo su altri servizi che la natura svolge e che sono utilissimi per l’uomo.
Riferimenti
Gilbert, S. L., Sivy, K. J., Pozzanghera, C. B., DuBour, A., Overduijn, K., Smith, M. M., … & Prugh, L. R. (2017). Socioeconomic Benefits of Large Carnivore Recolonization Through Reduced Wildlife‐Vehicle Collisions. Conservation Letters, 10(4), 431-439.
O’Bryan, C. J., Braczkowski, A. R., Beyer, H. L., Carter, N. H., Watson, J. E., & McDonald-Madden, E. (2018). The contribution of predators and scavengers to human well-being. Nature ecology & evolution, 1.
Pooley, S., Barua, M., Beinart, W., Dickman, A., Holmes, G., Lorimer, J., … & Sillero‐Zubiri, C. (2017). An interdisciplinary review of current and future approaches to improving human–predator relations. Conservation biology, 31(3), 513-523.